Ultimo incontro della settima edizione del Gruppo di Lettura “Il Giardino”
“Stoner” di John Williams
Lettura e commento a cura di Paolo Gualandi
L’opera:
William Stoner ha una vita che sembra essere assai piatta e desolata. Non si allontana mai per più di centocinquanta chilometri da Booneville, il piccolo paese rurale in cui è nato; mantiene lo stesso lavoro per tutta la vita; per quasi quarant’anni è infelicemente sposato alla stessa donna; ha sporadici contatti con l’amata figlia e per i suoi genitori è un estraneo; per sua ammissione ha soltanto due amici, uno dei quali morto in gioventù. Non sembra materia troppo promettente per un romanzo e tuttavia, in qualche modo, quasi miracoloso, John Williams fa della vita di William Stoner una storia appassionante, profonda e straziante.
L’autore:
Purtroppo il destino di alcuni grandi scrittori è quello di venire scoperti dal mondo solo dopo averlo lasciato, e questo è il caso di John Williams (1922-1994), riabilitato solo nel 2006 grazie alla New Tork Review of Books. Lo scrittore che quest’anno avrebbe compiuto cent’anni, oggi è considerato il padre di alcuni dei capolavori della letteratura americana. Stoner, pubblicato nel 1965, è diventato solo dopo cinquant’anni un caso editoriale internazionale, elevandosi a vero e proprio libro di culto. Nato in Texas da una famiglia di contadini, partecipò alla seconda guerra mondiale in India e Birmania. Al suo rientro si trasferì a Denver, in Colorado, dove trascorse il resto della vita insieme alla moglie e ai figli, insegnando all’università. Oltre a Stoner ha scritto altri tre romanzi, tutti a distanza di molti anni l’uno dall’altro: Nothing but the Night (1948), Butcher’s Crossing (1958) e Augustus (1972).
Testi ed evento a cura del Centro Sociale Il Giardino