Il misterioso legame che unisce uomo e natura nascosto nell’opera del grande romanziere svizzero Charles-Ferdinand Ramuz: “La montagna ci cade addosso” (Ideafelix).
La grande protagonista di questa storia, la sua eroina viva e pulsante, è una montagna, una creatura che parla e a cui gli esseri umani rispondono. Alle volte ride, fa brutti scherzi, gioca con il diavolo, e ha una sua chiara volontà. È una montagna cattiva e onnipotente che opprime l’uomo, lo schiaccia con le sue pietre, ma non lo sconfigge. Antoine Point, sua moglie Thérése e il figlio che porta in grembo, gli abitanti del villaggio, ognuno di loro rimane vittima della violenza della natura. Ma sopravvivono “miracolosamente”, e si ricostruiscono una vita grazie alla forza dell’amore. Scritto nel 1934, questo è il capolavoro di Charles-Ferdinand Ramuz, considerato da Céline uno dei pochi autentici autori in lingua francese. Ispirato a un fatto realmente accaduto – la frana che nel 1714 si staccò dal monte Diablerets – La montagna ci cade addosso è un romanzo lirico, dallo stile irregolare, magico e avvincente, che svela l’imperscrutabile e misterioso legame che unisce l’uomo al suo ambiente.
Notturni al Giardino
Cinque incontri di lettura organizzati dall’Associazione Il Giardino in collaborazione con il Circolo Letterario Semmelweis e l’Associazione Culturale Peter Russell, con il patrocinio dei Comuni di Figline Incisa Valdarno e Castelfranco Piandiscò.
Ingresso gratuito.