Terzo incontro della settima edizione del Gruppo di Lettura “Il Giardino”
“Resto qui” di Marco Balzano
Lettura e commento a cura di Guido Olmastroni
L’opera:
L’acqua ha sommerso ogni cosa: solo la punta del campanile emerge dal lago. Sul fondale si trovano i resti del paese di Curon. Siamo in Sudtirolo, terra di confine e di lacerazioni: un posto in cui nemmeno la lingua materna è qualcosa che ti appartiene fino in fondo. Quando Mussolini mette al bando il tedesco e perfino i nomi delle lapidi vengono cambiati, allora, per non perdere la propria identità, non resta che provare a raccontare. Trina è una giovane madre che alla ferita della collettività somma la propria: invoca di continuo il nome della figlia, scomparsa senza lasciare traccia. Da allora non ha mai smesso di aspettarla, di scriverle, nella speranza che le parole gliela possano restituire. Finché la guerra viene a bussare alla porta di casa, e Trina segue il marito disertore sulle montagne, dove entrambi imparano a convivere con la morte. Poi il lungo dopoguerra, che non porta nessuna pace. E così, mentre il lettore segue la storia di questa famiglia e vorrebbe tendere la mano a Trina, all’improvviso si ritrova precipitato a osservare, un giorno dopo l’altro, la costruzione della diga che inonderà le case e le strade, i dolori e le illusioni, la ribellione e la solitudine.
L’autore:
Marco Balzano è nato a Milano nel 1978. Per Sellerio ha pubblicato i romanzi Pronti a tutte le partenze (2013) L’ultimo arrivato (2014), Il figlio del figlio (2016), mentre per l’editore Einaudi, oltre a Resto qui (2018), ha pubblicato Le parole sono importanti (2019) e Quando tornerò (2021).
Testi ed evento a cura del Centro Sociale Il Giardino