Si tratta di opere (quasi tutte pittoriche, più un disegno) firmate da alcuni studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, ispirate ai temi trattati dall’artista (e cioè l’amore per i maestri, l’appartenenza al luogo di origine e il rapporto con la natura) e scelte tra le 73 in gara da un’apposita giuria per esporle a Incisa fino all’8 gennaio.
Questi gli orari di apertura della mostra, a ingresso gratuito: sabato e domenica dalle 17 alle 19 (chiuso il 6 gennaio). Per le scuole, invece, si consiglia la prenotazione delle visite guidate al numero 3388505427 oppure via mail, scrivendo a info@elettotour.it .
Ad allestire lo spazio espositivo nei giorni scorsi sono stati gli stessi autori delle opere, in attesa di incontrare il pubblico sabato sera e di scoprire chi di loro si aggiudicherà il primo premio, che consiste in 2000 euro offerti da Lions Club Valdarno Host.
Ecco i loro nomi dei giovani artisti in mostra: Andrea Ceddia , Giulia Roberto, Lucia Gregori, Gabriele Ermini, Miriam Marafioti, Leonardo De Vito, Angela D’ Ospina , Anna Kromm, Chiara Ressetta e Sonia Dimitriadis.
Si ricorda che il Premio Lorenzo Bonechi si inserisce in un più ampio progetto culturale dedicato alla memoria dell’artista figlinese, promosso dal Comune insieme a Eletto Art Tour con il sostegno dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e il contributo di Lions Club Valdarno Host e Caverni Assicurazioni.
Di questo progetto, oltre alla mostra a Casa Petrarca, fa parte anche un’ulteriore mostra in corso dal 7 dicembre al Palazzo Pretorio di Figline (in piazza San Francesco), con disegni, incisioni, pitture e sculture provenienti da collezioni private e firmate da Lorenzo Bonechi. Il suo titolo è “Il cerchio e le nuvole. Lorenzo Bonechi O’ della Giovinezza” e sarà visitabile fino al 6 gennaio il venerdì, il sabato e la domenica in orario 10-13 e 17-19, ad eccezione del 15 dicembre, quando l’apertura sarà solo mattutina. Le opere esposte al Pretorio sono tutte risalenti ad un periodo compreso tra il 1974 e il 1982 e, quindi, al Lorenzo ventenne. Ed è proprio a partire dall’analisi di queste opere che l’Accademia delle Belle Arti di Firenze, palestra formativa di Lorenzo Bonechi, ha aderito con entusiasmo al progetto e ha chiesto ai suoi studenti di interpretare l’eredità dell’artista figlinese, attraverso la realizzazione di opere a lui ispirate. Per saperne di più sulla mostra in corso al Pretorio e per scaricare alcune foto delle opere esposte: http://bit.ly/InaugurazioneBonechi2018
NOTE SULL’ARTISTA – Lorenzo Bonechi, traendo inesauribile e profonda ispirazione dalla propria terra d’origine, si è attestato nella scena internazionale come interprete alto dei
sentimenti della sua generazione. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, esordisce nel 1979 a Figline in Palazzo Pretorio. Seguono nei primi anni ‘80 gli appuntamenti espositivi che lo affermano originalmente vicino alle ricerche citazioniste. Il ricorso alla figurazione e l’ispirazione ai maestri del passato sono declinati attraverso una singolare iconografia sacra, ambientata fra colline e cipressi del Valdarno, pievi e romitori della provincia toscana.
Le figure si fanno allungate e silenziose, solitarie o in gruppo di giovani sodali, immerse nella natura. Sono anni di felicità della pittura, mentre le sue opere sono invitate a numerose mostre di successo in Italia e all’estero: Londra, New York, Tokio, Osaka, Washington, Vienna, in un incalzante calendario di successi.
Dal 1986 Lorenzo dipinge a tarsie piatte e colori puri, ispirandosi alla sacralità delle icone bizantine e alla valenza simbolica della forma. Con il ciclo delle Città celesti, sceglie forme astratte in serrate questioni di metrica, alla ricerca di armonie assolute e trascendenti, con atto di severa distillazione analitica. Nel 1994 Jean Clair lo invita ad esporre con sala personale nella 46° Biennale di Venezia, evento che avrebbe rappresentato occasione di conferma e di slancio per la sua carriera di artista, appena trentanovenne.
Sopraggiunge la morte improvvisa, nel novembre del 1994, all’età di 39 anni.