Appuntamento sabato 16 al centro sociale “Il Giardino”, per la presentazione del libro di Angelo Australi dal titolo “Passeggiare dove sono di casa”.
Dialogheranno con l’autore Daniele Barni e Edoardo Chiti.
Al termine dell’incontro sarà offerto un buffet.
UNA BREVE NOTA BIOGRAFICA DELL’AUTORE E DEI RELATORI
ANGELO AUSTRALI è nato e vive a Figline Valdarno. Esordisce nel 1980 con il romanzo Roscio, pubblicato dalla casa editrice Ciminiera fondata dallo scrittore Vincenzo Guerrazzi. Ha al suo attivo diversi libri, tra i più recenti Tommisse (Edizioni dell’Erba, Fucecchio, 2022). Dal 2014 tiene una rubrica di letteratura sulla rivista online Poliscritture. Suoi racconti sono apparsi in molte prestigiose riviste di letteratura.
Passeggiare dove sono di casa, edito da Società Editrice Fiorentina, è stato pubblicato a febbraio del 2024.
DANIELE BARNI si occupa di poesia, storia dell’arte e critica letteraria. Collabora alla rivista MicroMega. Per Italic Pequod ha pubblicato la raccolta poetica L’antologia (2011); per Cartman Edizioni il saggio Lo sguardo della critica: i conoscitori d’arte in Italia tra XIX e XX secolo (2016); per Mimesis, collana di filosofia Jouvence, il saggio Il santo e l’eroe.
EDOARDO CHITI insegna Diritto Amministrativo presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Molte sono le pubblicazioni legate ai suoi interessi di ricerca, l’ultima delle quali è Il Green Deal europeo. Come costruire la nuova Europa, scritto con Dario Bevilacqua (Il Mulino 2024). È membro di vari gruppi di ricerca e di comitati editoriali di numerose riviste scientifiche. Nel 2017 per l’editore Round Robin ha pubblicato il romanzo Atlas.
INFO SUL LIBRO, TRATTE DALLA PREFAZIONE
«In un mondo sempre più frivolo dove la lettura diventa cosa complicatissima (un romanzo sembra una montagna da scalare), non possiamo fare altro che consigliare la lettura di questi racconti; ognuno poi vi troverà il proprio, quello più intimo. […] William Carlos Williams […] sostiene che “il racconto, che agisce come la scintilla di un fiammifero acceso al buio, è l’unico vero modo per descrivere la brevità, la frammentazione e allo stesso tempo l’interezza della vita delle persone”. […] Ed è quello che troviamo nei racconti di Angelo Australi perché l’autore mette in scena proprio la vita in tutta la sua frammentarietà e la sua brevità. Ma con grande talento che la vita stessa talvolta non possiede» (dalla postfazione di René Corona)