Sicurezza idraulica, inaugurato il nuovo ponte di Pian dell’Isola

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Gli interventi - dal valore di oltre 4,6 milioni - hanno riguardato l’adeguamento del ponte ed il suo innalzamento di 4,5 metri, in modo da renderlo compatibile con il funzionamento delle casse di espansione di Restone, Pizziconi e Prulli

Data:

01 Luglio 2025

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Inaugurato il nuovo ponte di Pian dell’Isola, parte del lotto n. 4 dei lavori collegati alla realizzazione delle Casse di espansione di Figline. Gli interventi hanno riguardato in particolare l’adeguamento del ponte sull’Arno in località Pian dell’Isola ed il suo innalzamento di 4,5 metri, in modo da renderlo compatibile con il funzionamento delle casse di espansione di Restone, Pizziconi, Prulli e Leccio e al tempo stesso migliorare la viabilità locale.

Al taglio del nastro hanno partecipato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessora  regionale all’ambiente ed alla protezione civile Monia Monni, i sindaci dei Comuni di Figline e Incisa, Valerio Pianigiani, Reggello, Piero Giunti, e Rignano sull’Arno, Giacomo Certosi, i responsabili del sistema regionale di Protezione civile e del Genio civile.

Grazie a risorse regionali per oltre 4,6 milioni di euro il ponte di Pian dell’Isola, tra Reggello e Figline e Incisa, è stato rialzato di 4 metri, in modo da renderlo compatibile con il funzionamento delle casse di espansione di Figline – ha spiegato il presidente Giani – Si tratta di un intervento che ha importanza strategica per tutti i territori lungo il corso dell'Arno. Questo è un ponte storico, realizzato negli anni 80 per rendere più fluido il traffico fra il casello autostradale di Incisa, Reggello e Rignano. Necessitava di un adeguamento per non inficiare l’efficienza delle opere di sicurezza idraulica e come presidente della Regione mi sento orgoglioso della soluzione scelta e di questo intervento perché è stato realizzato senza interrompere mai la viabilità, a tutele della popolazione e delle attività economiche dell’area. Sono state superate notevoli difficoltà tecniche, ma alla fine abbiamo migliorato sia la circolazione che la tutela idrogeologica del territorio”.

“Il nuovo ponte rappresenta un’opera importante per la viabilità della zona – ha detto l’assessora regionale all’ambiente ed alla protezione civile Monia Monni - ma è soprattutto un’opera idraulica fondamentale dato che l’infrastruttura precedente rappresentava un’ostruzione per il decorso delle acque in caso di piena. In pratica sarebbe stato meno utile aver realizzato il sistema delle casse di espansione, senza innalzare il ponte. Adesso che il ponte è più alto di oltre 4 metri e ha una luce più ampia, si è ridotto notevolmente il rischio idraulico di questa zona e del centro storico di Firenze".

Il ponte fa parte del collegamento stradale tra la strada SS. 69 in località Leccio (Reggello) e la strada SP. 89 bis. Realizzato negli anni ‘80 dall’amministrazione provinciale di Firenze è stato successivamente affiancato da due rotatorie (una in sinistra e una in destra idraulica), un’area commerciale ed una industriale in sinistra idraulica. L’infrastruttura è costituita da una struttura in cemento armato e cemento armato precompresso. Le sottostrutture sono caratterizzate da fondazioni profonde su pali con pile e spalle in cemento armato, mentre l’attraversamento è costituito da tre campate di luce netta di circa 32 metri, ciascuna composta da sei travi in cemento armato precompresso prefabbricate e completate da una soletta in cemento armato gettata in opera. I lavori hanno compreso la verifica di compatibilità idraulica dell’attraversamento e l’adeguamento alle normative attuali, con particolare attenzione agli aspetti sismici e di carico da traffico.

Dal punto di vista della riduzione del rischio idraulico, si è fatto in modo che la struttura avesse un franco di sicurezza sopra il livello della portata associata al tempo di ritorno di 200 anni. Le sottostrutture, pile e spalle, sono state rinforzate e sono stati previsti i lavori di protezione idraulica, resi necessari a causa di uno scalzamento derivato dall'erosione del fiume.

Dal punto di vista della sicurezza strutturale e sismica è stato effettuato un adeguamento strutturale alla normativa tecnica per le costruzioni ed è stato allargato l’impalcato per ospitare, in prospettiva, anche una pista ciclabile.

I lavori sono stati consegnati a marzo 2022. Come previsto dal progetto, il traffico non è mai stato bloccato e si è proceduto con la circolazione attiva a senso unico. I lavori di adeguamento del ponte di Pian dell’Isola hanno avuto un valore complessivo di 4.611.142 euro.

L’ingegnere Gennaro Costabile, dirigente del Genio Civile Valdarno Superiore della Regione Toscana, e l’ingegner Massimo Viviani, progettista, hanno illustrato le caratteristiche tecniche del ponte e spiegato come è stato possibile adeguare il ponte in termini di altezza senza interrompere la viabilità.
“Il progetto – ha spiegato Viviani - nasce a seguito di una valutazione dei costi benefici tra diverse soluzioni. Le soluzioni in campo erano: un rifacimento del ponte ex-nuovo su nuovo tracciato; una demolizione e ricostruzione del ponte; oppure un adeguamento del ponte esistente. Il problema principale era l'assenza di qualsiasi viabilità alternativa nelle vicinanze. È stata scelta la soluzione dell’adeguamento. I lavori sono iniziati a luglio del 2022. Il ponte è stato adeguato alle nuove normative da un punto di vista sismico, statico e funzionale. Sono state affiancate due piste ciclabili ma soprattutto è stato rialzato di quattro metri e mezzo e per far questo è stato ‘diviso’, cioè tagliato proprio a metà, lavorando all’innalzamento prima della parte ‘di monte’, poi della parte ‘di valle’.  Attualmente il ponte è completamente adeguato ed è costato la metà di quello che sarebbe costato un ponte nuovo”.

FONTE: Regione Toscana 


Ultimo aggiornamento

01/07/2025, 16:34

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